questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
C. Pavese
5 commenti:
che sei vita e sei nulla.
Guardare i tuoi occhi allo specchio. guardare i miei. nessuna differenza.
Stupenda. Mi ricorda il mio amatissimo Pirandello!
verrà la morte
e finalmente
una nuova avventura...
Brivido!Bellissima!!
l'unica cosa certa è che verrà la morte per tutti, è anche uno dei tanti motivi per cui l'infinito non esiste.
Ciao Maya, Ali di Carta non esiste più, ho modificato il link al Blog, ed ecco perchè non riuscivo a leggerti, mi sono riaggiunta ai tuoi amici, e tu per leggermi dovresti sostituire il mio vecchio link.
B_week
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