e poi ci sono suoni che amo. suoni e rumori che mi fanno immediatamente sorridere. sono semplici, comuni, banali, ma, non so perché mi fanno subito provare una sensazione di benessere. il rumore che a volte, solo a volte, fa la gruccia che tintinna incontrando la barra dell'appendiabiti di una boutique. quel suono mi fa sentire come Audry Hepbourne in colazione da Tiffany... il caffè, quando sta appena iniziando ad uscire... quel rassicurante borbottio mi avvolge in strati e strati di morbido pile, mi fa sentire al caldo anche nelle giornate più fredde; il crepitio del fuoco mi da la stessa sensazione.. quando al polso si portano più bracciali che tintinnano l'uno contro l'altro, quello mi piace incredibilmente e affannosamente l'ho sempre ricercato, portando al braccio pesi da scoliosi. le campane: oh, mi mettono allegria e mi portano indietro nel tempo, immaginando di vivere in un assolato paesino degli anni '50! poi c'è quel respirino dei cuccioli d'uomo, quel piccolo sussulto di chi sta ancora imparando, simile al sospiro del mio gatto quando lo abbraccio troppo forte. il rumore del mio compagno che guida: è generato dall'attrito delle sue grandi mani con il volante... mi fa pensare a qualcosa di vissuto. le fusa del gatto e il rumore che in un vecchio spot del Nescafè una tipa faceva con il piercing alle labbra che urtava contro la tazza quando sorseggiava il suo caffè. non fumo più, ma il rumore della sigaretta quando aspiri (silence is sexy eisturzende neubaten) lo trovo sempre piacevolissimo. quando le mie amiche, quelle con le unghie da manicuriste tutte dipinte col gel picchiettano su una superficie di vetro, beh, mi fa venire voglia di averle (qualche volta c'ho pure provato, con risultati pietosi). e poi i campanelli... quelli li amo tutti.. soprattutto quelli con il suono attutito, quelli che si trovano nelle sfere di ferro o nei richiami degli angeli! le vecchie macchine da scrivere, dai.. suoni poetici dal rumore dei tasti al rullo che torna indietro...
venerdì 9 gennaio 2015
le voci rauche mi fanno lacrimare gli occhi
e poi ci sono suoni che amo. suoni e rumori che mi fanno immediatamente sorridere. sono semplici, comuni, banali, ma, non so perché mi fanno subito provare una sensazione di benessere. il rumore che a volte, solo a volte, fa la gruccia che tintinna incontrando la barra dell'appendiabiti di una boutique. quel suono mi fa sentire come Audry Hepbourne in colazione da Tiffany... il caffè, quando sta appena iniziando ad uscire... quel rassicurante borbottio mi avvolge in strati e strati di morbido pile, mi fa sentire al caldo anche nelle giornate più fredde; il crepitio del fuoco mi da la stessa sensazione.. quando al polso si portano più bracciali che tintinnano l'uno contro l'altro, quello mi piace incredibilmente e affannosamente l'ho sempre ricercato, portando al braccio pesi da scoliosi. le campane: oh, mi mettono allegria e mi portano indietro nel tempo, immaginando di vivere in un assolato paesino degli anni '50! poi c'è quel respirino dei cuccioli d'uomo, quel piccolo sussulto di chi sta ancora imparando, simile al sospiro del mio gatto quando lo abbraccio troppo forte. il rumore del mio compagno che guida: è generato dall'attrito delle sue grandi mani con il volante... mi fa pensare a qualcosa di vissuto. le fusa del gatto e il rumore che in un vecchio spot del Nescafè una tipa faceva con il piercing alle labbra che urtava contro la tazza quando sorseggiava il suo caffè. non fumo più, ma il rumore della sigaretta quando aspiri (silence is sexy eisturzende neubaten) lo trovo sempre piacevolissimo. quando le mie amiche, quelle con le unghie da manicuriste tutte dipinte col gel picchiettano su una superficie di vetro, beh, mi fa venire voglia di averle (qualche volta c'ho pure provato, con risultati pietosi). e poi i campanelli... quelli li amo tutti.. soprattutto quelli con il suono attutito, quelli che si trovano nelle sfere di ferro o nei richiami degli angeli! le vecchie macchine da scrivere, dai.. suoni poetici dal rumore dei tasti al rullo che torna indietro...
ci sono rumori che mi piacciono, insomma. perché è nei particolari che si ritrova la bellezza. nelle piccole cose con la grande qualità di superare il rumore di fondo.
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1 commento:
Ovunque tu sia ti raggiungano gli auguri da parte mia
Buon Anno pieno di salute e felcità
Maurizio
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