lunedì 15 novembre 2010

.anche semplicemente pioggia

Pioggia fredda e prove generali d'inverno, attesa e gocce che scorrono rumorose sui vetri, le auto, le cose e le case, lavando quella malinconia che avvolge tutto in un lucido teatro di spettatori ingobbiti in giacche troppo leggere, non ancora rassegnati al maltempo, in totale ma blando autoconvincimento. Lunga notte di poco sonno, residui di pranzo che col loro saliscendi non mi han fatto dormire, Gatto in slow-motion che miagola per nulla, o forse semplicemente si lamenta, come spesso faccio anch'io, per quel buco invisibile in cui si cade senza saper rialzarsi, giorni ed ore senza topi da rincorrere, in una pacata favola quotidiana che coccola, graffia, invariabilmente ritorna.
Penso, mentre aspetto, a tutti i piccoli e grandi traguardi altrui, al dolore lacerante di chi perde e sa di non poter ritrovare, all'incertezza paralizzante che accompagna le ore, il tempo, al sonno cadenzato dei pendolari, alla ricerca, al senso e alla fragilita' del mondo sotto l'acqua...E mi sento finalmente immmune, bene, guarita come quando viaggio in treno e guardo il mondo per ore, osservo la vita degli altri senza compiacimento, senza domande sulla loro o, peggio, sulla mia, dall'alto di una quasi buddhita' che affermo senza falsa modestia, e che ho conquistato senza davvero cercarla. Mi perdo in arcobaleni rinchiusi in chiazze di benzina sull'asfalto
Prendo cio' che arriva, fosse anche semplicemente pioggia.

lunedì 8 novembre 2010

come libeccio

come libeccio, io. mi gonfio di forza incontenibile e poi, d'improvviso e d'incanto, con immutabile inconsapevolezza, resto. mi scarico di scrosci di pioggia e resto lì, vuota. così le passioni. sento di essere giunta al limite delle mie capacità di amare, poi vado ancora oltre, superandolo con agile destrezza, ampliando sempre più il mio essere e poi mi fermo. non regredisco, no, ma mi svuoto. conspevole che le mie vele saranno nuovamente gonfiate e infine strappate dal vento, che sono io stessa. il libeccio è caldo ed umido ed io sono calda ed umida nell'abbraccio d'amore, ma anche al di fuori di esso. ho provato la commozione dell'apice dell'incontro e non voglio dimenticarla quando sono sola.
Maya vuole, Maya è.