mercoledì 16 marzo 2011

NARCI_sism(a)

io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io..... continuo a ripeterlo.... io! io, che sono io e non sei tu. io, che innalzata su quel meraviglioso piedi_stallo potevo vedere tante cose, ma raggiungerne davvero poche. io, che sommersa da tutte le aspettative aspetta_vo solo di essere riconosciuta in quanto me, e quindi, io! io, che ho trovato comoda una posizione insostenibile nella sua immobilità. io, che ce l'ho... ce l'ho... mi manca! io, che mi annoio e io, che mi appassiono. io, che i figli riescono a guardare più in là dei loro padri solo perchè sono saldamente issati sulle loro spalle. io, pera imperfetta. io, risolutrice ultima. io, educatamente composta. io, sempre la prima. io, e ricordati del cognome che porti. io, che ci metto un attimo, ma poi mi riprendo. io, che imparo da sola per non sbagliare davanti ad occhi giudicanti. io, che mi sparpaglio e mi reintegro. io.
io e gli altri oggi. la compagnia è buona.

martedì 1 marzo 2011

UO_men_I

quand'è che gli uomini si sentono soddisfatti? quando fanno 13 al totocalcio, ottengono una promozione, arrivano tra i primi mille alla maratona di new york, quando se ne escono con una battuta e tutti ridono, vincono una trattativa sul prezzo di una casa o di un paio di scarpe, quando entrano in un bar e gli basta dire: "il solito!", quando incontrano per caso una loro ex che gli confida: "nessuno mi ha più scopato come mi scopavi tu!", e allora, almeno una volta, devono farlo di nuovo, anche solo per educazione, ma non è che la cosa gli vada poi tantissimo, perchè quella culona in tailleur non c'entra più niente con la moretta dagli occhi guizzanti, la vita stritolata nei jeans, e le tette grosse, però bisogna: e un'erezione gli corre miracolosamente in aiuto. C.G.

uomini: esseri semplici. a volte li ammantiamo di femminile complessità, ma oggi mi piace ricordarli così, nella loro assurda banalità.