domenica 30 gennaio 2011

i miei seni nelle tue mani riposano

ci credo hai detto. allora ci credo anche io. emozionata come una bambina dinnanzi a questo nuovo entusiasmante gioco di vita. già sai, ho detto io. e infatti tu sai, perchè io dò forma e voce ai pensieri., ma anche io so. e tu sai che io so. tu, muto, io, che ti insegno le parole e che so. sussurri, tu. spezzetti parole sputate fuori dai denti come a dover chiedere scusa per chi non ne è avvezzo. stringi e tieni, per sopperire ai finti silenzi, silenzi che invece amorevolmente e di continuo accarezzano le mie orecchie. i miei seni nel tuo palmo riposano. non cercarmi oltre, io sono già qui. rido e vivo di te. con te. ci sei, e con la tua presenza sostieni i miei pigri rimandare, contieni le mie inutili paure. e io per te. incastrati in una relazione contenuto-contenitore in cui ci conteniamo l'un l'altra in un gioco come d'illusioni ottiche. eppure non c'è nulla di più lontano di noi dalle illusioni. autentici, cresciamo giorno dopo giorno, avviluppandoci e intrecciandoci solo perchè ci piace.

lunedì 10 gennaio 2011

piove a goccioloni e gli odori si acuiscono. penetranti, umidi, ti si appiccicano dentro e aprono finestre di memoria. ricordo ancora vividamente quando, avrò avuto non piùdi 5 anni, Giustificasentii per la prima volta il mio profumo, quello che poi mi avrebbe accompagnata per tutta la vita, nelle grandi occasioni, quando volevo sentirmi più sicura, o quando volevo ristorarmi. ricordo che rimasi incantata ad osservare le meravigliose boccette di profumo di T., che campeggiavano sulla sua toilette. ricordo le mie mani e le mie narici passare avidamente da un colore all'altro, da una forma all'altra, da un nome all'altro, da un profumo all'altro. ricordo che, con in mano una boccetta dalla forma (allora) poco invitante e dal colore anonimo, mi fermai esclamando "questo è bello! questo è il mio!". lei mi sorrise e cinguettò che certo avevo buongsto. mi disse che ogni donna aveva il suo profumo, che in un certo senso la identifica ,e che se quello era il mio, mio sarebbe stato. così, a più o meno 5 anni, entrai in possesso della mia prima boccetta di Chanel N°5. tu sei il mio Chanel N°5, posso profumare di infinite altre fragranze, ma tu sei LA MIA. quella che mi piaceva prima ancora di annusarla per la prima volta. quella alla quale avrei pensato per il resto della mia vita come MY REAL FLAVOUR. sei il profumo che mi identifica anche quando non avrò la boccetta sotto mano. sei il profumo che non faticherò a richiamare alla memoria quando mi mancherà. sei il mio unguento benefico. oggi non sei più nella mia vita, non più nella mia giornata, ormai da un pò; eppure ci sei sempre. oggi mi profumo di una fragranza che mi sta bene, che mi rende felice, ma ciò non toglie nulla a te, mio eterno profumo. il profumo che è più me di me stessa. almeno nelle mie fantsie.
Il profumo è un ottimo libro.