mercoledì 10 giugno 2009

aspettando godot

e così te ne sei andato. così come sei venuto. proprio allo stesso modo. con poche parole. incisive. parole come proiettili esplosivi. con molte parole ho risposto io. parole sgraziate. parole deboli. tutte inutili. o forse non del tutto. forse sono almeno servite a coprire il rumore dell'esplosione. poi, il silenzio. questo silenzio inizialmente riempito artificialmente da me e in seguito ascoltato, subìto. un silenzio che oggi diventa tagliente. un silenzio che oggi sento come asfissiante.

non posso pensarci. se ci penso smetto di esistere.
quando il pensiero viene a te lo blandisco con parole false e false promesse. non Posso credere che sia così, definitivamente. allora aspetto. così. senza limiti di tempo. senza vincoli di vite. perchè non è così che doveva andare.
aspetto un godot che non arriverà mai.
ma l'attesa lenisce il dolore.

3 commenti:

taxi driver ha detto...

non so se l'attesa lenisca il dolore o se ,invece, te lo faccia conoscere più in profondità...

Maya ha detto...

momentaneamente, solo momentaneamente...
anzi momento per momento...

Carmelo M. ha detto...

più che conoscere in profondità, direi portarti verso uno stato catatonico, quasi..
un estranearti, che apparentemente ti allevia il dolore, ma alla lunga, porta a smarrire te stessa...
E' sempre piacevole ritrovarti :)