lunedì 28 settembre 2009
io mi guardo
mi guardo. non posso proprio farne a meno. e continuo a guardarmi. resterei così delle ore. sono io quella che vedo riflessa, sono sempre più io. esco fuori da me stessa e mi assomiglio sempre di più. esco fuori dal calco, che pure era il mio, costruito con tanta cura e dedizione. costruito al ritmo di punizioni autoinflitte. non mi appartiene più. non ora. ne esco fatta di miele e ambrosia. e non smetterei mai di guardarmi, di accarezzarmi con lo sguardo e con le mani. bella. più bella. me. mi cerco in ogni superficie che possa riflettermi. guardo i particolari. amo i miei particolari. sono convinta che se mi guardo abbastanza a lungo riuscirò a vedere la trasformazione in atto. sono solo io. il resto è tutto rumore di fondo.
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3 commenti:
molto bella, come colorare l'infinito con i colori dell'arcobaleno.
...ma se mi guardo senza usare il mio riflesso, solo allora vedrò la vera me!!!!
...per me la novità invece sta proprio nel far corrispondere il noumeno al fenomeno...
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