giovedì 18 dicembre 2008

o forse non facciamo altro che sognarci tutti a vicenda? un intreccio di sogni, un groviglio senza confini, senza fondo?

siamo tutti un unico sogno che nessuno sta sognando?

Sempre più sento svanire il confine tra il mio mondo interiore e l'esterno, fra ciò che sono io stessa a creare e quello che realmente mi sta dinnanzi, finchè non riesco più a distinguere l'uno dall'altro ed inizio ad avvertire il mio animo come qualcosa di esterno e gli oggetti esterni come il mio mondo interno.
Giramondi, funamboli, pompieri, angeli, ciechi, dittatori, donne obese, bambine, principesse si muovono attraverso le mie stanze, palcoscenici, fili sospesi, alberi di navi, deserti, cattedrali, stazioni ferroviarie e creano storie di volta in volta poetiche, bizzarre, assurde, surreali, sinistre... che sul momento sfuggono alle mie interpretazioni troppo razionalistiche.
Soltanto chi lascia il labirinto può essere felice, ma soltanto chi è felice può uscirne.

4 commenti:

Carmelo M. ha detto...

molte volte son colto dalla stessa sensazione.. magari, la follia è essere così convinti di capirci qualcosa...

Maya ha detto...

i folli camminano sempre... io sono pigra, e quindi... portatrice da savia follia!

taxi driver ha detto...

perso in un labirinto cerco un uscita che non trovo...

Maya ha detto...

la potenza del labirinto non risiede nella sua uscita.