giovedì 22 gennaio 2009

cinque sensi




Cinque sensi. Non uno di più. Questo quanto sono. Tutto ciò che produco deriva da creativi intrecci di sensi. Ogni mio singolo organo vede, sente, annusa, tocca e gusta. Io-corpo. Io-tutto.


Vivo drammi e gioie viscerali di sinestesia.


4 commenti:

Carmelo M. ha detto...

c'è chi cmq ne individua anche un sesto. e i cavalieri dello zodiaco anche un settimo...
un bacio

Jessica ha detto...

:) Stregatto ha ragione, ce ne sono più di cinque.

A parlare per la prima volta dei tradizionali sensi fu Aristotele (per quanto fosse geniale di errori ne fece anche lui, insegnava che pensiamo con il cuore, che le api nascono dalle carcasse imputridite dei tori e che le mosche hanno soltanto quattro zampe...) cooomunque i cinque sensi da lui elencati sono giusti, ma ne esistono sicuramente altri quattro:

- Termocezione (il senso del calore) che è differente dal tatto.

- Senso dell'equilibrio (determinato dalle cavità di liquido dell'orecchio)

- Nocicezione (la percezione del dolore, che non include il cervello poichè esso non ha nessun recettore del dolore... il mal di testa, nonostante le apparenze, non deriva dal cervello)

- Propriocezione (consapevolezza del corpo)

Dicono che ce ne siano addiruttura 21 (es. fame, sete, senso di profondità, il pericolo incombente ecc... ma esiste ad esempio il senso della elettrocezione, ma purtoppo ce li hanno solo gli squali, o il senso della magnetorecezione (beati gli uccelli e insetti)oppure esiste il senso dell'ecolocalizzazione (la linea laterale) usata dai pesci, ecc... ecc...

Quindi in sostanza la tua sinestesia può ampliarsi...
all’interno del tuo corpo possono nascere altre nuove sensazioni da cui plasmare nuove reazioni ...

Lorenzo ha detto...

Beata te che ci riesci...
io non sempre...
non voglio più soffrire troppo...

Maya ha detto...

@stregatto: segretamente innamorata di Dragone ;)

@OO: le nozioni di neurofisiologia non mi mancano (purtroppo)... secondo me ti perdi il gusto della vecchia foto sgranata...
(scusa se ho storpiato il tuo nik, ma sono assolutamente incapace di riprodurre il simbolo dell'infinito...

@lorenzo: vivere il dolore come una sensazione. più in generale, vivere il dolore e non lasciarsi vivere dal dolore...