
Lou Reed - Perfect Day
Uno squarcio. Uno squarcio nel velo che avvolge l'animo, attraverso il quale vedere, rivedere ed intravedere le passioni e i mondi che si agitano nel profondo.
Resto sempre sorpresa, meravigliata, come un bambino dinnanzi ad un carretto di caramelle colorate e morbide, quando chi credi di conoscere ma che credi non ti conoscerà mai, ti propone nella sua ingenuità parti di te che pensavi essere riservate a te stessa e a pochi altri eletti.
Che presunzione la mia...
Epoca di grandi cambiamenti, questa. Ho bisogno, però, di un'enorme concentrazione per non far stagnare questi movimenti dell'essere all'interno di me stessa. Ho bisogno di metterli in pratica. Ho bisogno di attuare.
Sarò sempre un MATTO con le modalità da BAGATTO
Non sei naturale. Cosa è un Essere Naturale? Un Essere Naturale E'. Colui che si pone al mondo senza mutazioni. Un essere morto, dunque, se le mutazioni, continue e sovrapposte sono parte integrante di quella maratona che chiamiamo vita. Non sei morto, quindi. No. No? No, ti ho detto. A volte lo credo, l'ho creduto, ma poi è la stessa onda che ha tentato di annegarti a riportarti su. A darti quell'attimo di ossigeno che può significare tutto. La vita, la morte.
Che meraviglia il meravigliarsi!
Non voglio farmi assorbire dai cataclismi epocali. Non più. Essi sono atti a distruggere - e da lì si può ricostruire a piacere, lo ammetto, ma pur sempre di distruzione si tratta - mentre il mio spirito creativo vuole alimentarsi di mattoni e cemento e sudore e vino. Un muratore, con la consapevolezza di uno sciamano.
Voglio crescere come papavero, bellissimo e fragile, tra le crepe dell'asfalto. Vaffanculo alle camelie! Vaffanculo ai dervisci! Ho la potenza delle falene generate dalla mia bocca!
"Non ho tempo. Per questo lo guardo passare, è il mio passatempo. L'aspetto da solo nella sala di bell'aspetto che ripassi, che torni indietro sui suoi passi. Ma il tempo è ormai passato, a volte remoto, lontano nel tempo. Il tempo è infinitesimale, piccolo, minuto, secondo a nessuno. Il tempo c'era prima della notte dei tempi, quando nessuno ancora si chiedeva: che tempo che fa, a che ora? Ti accorgi della sua presenza solo quando è già trascorso e trapassato, e non puoi fermarlo. Per quanto corri non riesci mai a precorrerlo. Ogni cosa ha il suo tempo e tu il tuo: nasci, cresci, muori, tocchi ferro. Il tempo è così. Quando va bene è, e sei sereno, quando va male è temporale, come il potere. Ma il mio tempo è scaduto e in frigorifero non ce n'è dell'altro. Solo il tempo di un consiglio d'Egitto: se un giorno viaggerete nel tempo portatevi una ventiquattrore." (Guido Penzo)
-->
rispetto al sogno sono certamente Frank-N-Furter
seguendo la linea delle mie associazioni, invece, di sicuro mi toccherebbe il ruolo di Columbia!
time warp - the rocky horror picture show
Mi chiamano Rosa Selvatica
ma il mio nome era Elisa Day
perchè mi chiamano così, io non lo so
in quanto il mio nome era Elisa Day
Dal primo giorno che l'ho vista ho capito che era lei
lei mi fissò negli occhi e sorrise
perchè le sue labbra erano del colore delle rose
che crescono lungo il fiume, colore di sangue e follia
Quando lui ha bussato alla mia porta ed è entrato nella stanza
il mio tremore si è fermato nel suo abbraccio sicuro
lui sarebbe stato il mio primo uomo, e avrebbe avuto una mano gentile
asciugò le lacrime che scorrevano sul mio viso
Il secondo giorno le portai un fiore
lei era più bella di ogni donna che avessi mai visto
dissi Sai dove le rose selvatiche crescono
così scarlatte, dolci e libere?
Il secondo giorno lui arrivò con una rosa rossa,
disse Darai a me la tua sconfitta e il tuo dolore
Io accennai col capo, mentre ero sdraiata sul letto
Lui disse Se ti mostro le rose, tu mi seguirai?
Il terzo giorno lui mi portò al fiume
mi mostrò le rose e ci baciammo
e l'ultima cosa che io udii fu una parola sussurrata
mentre si inginocchiava su di me,
con una pietra nel suo pugno
L'ultimo giorno la portai dove crescono le rose selvatiche
e lei si distese sull'argine, il vento leggero come un ladro
e la baciai nel momento dell'addio, le dissi Tutte le cose belle devono morire
lasciai scendere la mano e misi una rosa tra i suoi denti