sabato 15 novembre 2008

ruminazioni ossessive

è così che le chiamerei se dovessi diagnosticarle a qualcuno. ma riferiti a me questi termini mi fanno pensare più ad una vacca al pascolo...



i miei pensieri come big babol. perdono sapore quasi subito, ma ti ostini a masticarli ben oltre il dolore alle mascelle. di notte. di notte soprattutto. vagano vagano vagano. ma poi restano sempre lì, impantanati. entro nel loro labirinto -adoro i labirinti- senza curiosità. ormai ne conosco tutte le false uscite, tutti gli ingannevoli anfratti. così le ore passano e le albe si susseguono una dietro l'altra, tutte uguali. con la luce sopravviene il sonno, e i pensieri, stanchi, si ritirano con un saluto frettoloso, consci del fatto che ci rivedremo presto. non mi disturbano quasi più, ormai. sono diventati di famiglia. sono come un mantra. al loro arrivo mi ci abbandono completamente. guidano loro.

SIGNORA, LEI DEVE ESSERE STUPIDA, STUPIDA, STUPIDA. (l'uomo della pioggia)

ruminazioni ossessive, dicevo. dovrebbero essere un conforto, l'ultimo baluardo prima della pazzia. perchè allora ho la sensazione di impazzire ogni volta? SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA'. SENZA SOLUZIONE ALCUNA, in effetti.

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